FOTO E VIDEO / Ecco la squadra del D’Alberto bis: il vice è donna, tre new entry, a Cavallari il secondo assessorato

Il sindaco: “Dobbiamo essere all’altezza dello schiacciante consenso popolare”. Un posto anche ai Cinquestelle, Melarangelo confermato alla presidenza del consiglio, Sbraccia si occuperà di manutenzioni e frazioni

TERAMO – Questa giunta ha l’onere di essere all’altezza della fiducia accordataci, che ci ha portato ad una vittoria elettorale schiacciante, netta, forte“. Il sindaco Gianguido D’Alberto avvia il secondo mandato presentando il nuovo esecutivo, ribadendo che il “lavoro svolto è stato un criterio importante anche nella definizione dell’assetto del secondo mandato – ha detto il primo cittadino – un mandato che si pone con la nuova giunta in importante, significativa e doverosa continuità con l’esperienza precedente“.

Sei dei nove assessori (Giovanni Cavallari, Antonio Filipponi Stefania Di Padova, Graziano Ciapanna, Ilaria De Sanctis e Valdo Di Bonaventura) erano già presenti, tre sono i nuovi ingressi nell’esecutivo: Alessandra Ferri (Bella Teramo), Pina Ciammariconi (Movimento 5 Stelle) e Mimmo Sbraccia (In Comune per Te). “Proseguiremo il percorso svolto – ha aggiunto il sindaco confermato con il 54% – non ci siamo mai fermati se non in questi giorni successivi alla proclamazione in cui ho continuato a lavorare come sindaco. Percorso in continuità, cercando di migliorare ovviamente sempre di più il lavoro svolto negli ultimi cinque anni ma sulla base di una traccia che ci ha permesso di mettere in campo una programmazione straordinaria e in questo secondo mandato proiettare Teramo nella storia che merita“.

Il sindaco ha anticipato quali sono i nuovi assessori. La quarta donna nell’esecutivo è stata scelta nel gruppo di Bella Teramo di Giovanni Cavallari: Alessandra Ferri sarà il nuovo assessore allo sport e alle politiche giovanili e in questo ambito anche la referente per Teramo Città universitaria, in stretto rapporto con l’università cittadina. Un altro dei tre nuovi ingressi è donna: Pina Ciammariconi, dei Cinquestelle, rappresenta il collante dell’accordo politico che fa di Teramo un laboratorio politico ancor più allargato di quanto non lo fosse stato con l’ingresso dei gruppi dello stesso Cavallari e di Mauro Di Dalmazio nella precedente consiliatura. A lei sono affidati l’agenda digitale e i servizi civici generali, la trasparenza, partecipazione e collaborazione tra le comunità, ma soprattutto le politiche delle comunità energetiche. Il terzo è quel Mimmo Sbraccia tra i più determinanti per il risultato elettorale: è il nuovo assessore alle manutenzioni e alla valorizzazione del patrimonio comunale e potrà esprimere tutta la sua conoscenza ed esperienza nel rapporto con le frazioni.

Non ci sono grandi rivoluzioni nell’assegnazione delle altre deleghe. Giovanni Cavallari, il primo degli eletti con 961 voti, a fronte di una generosa rinuncia al ruolo di vicesindaco, oltre al secondo assessore, conquista di diritto la conferma ai lavori pubblici e all’edilizia, ma si cimenterà anche nella mobilità e nei trasporti. Cosa diversa dal traffico e dai parcheggi, che nella fine consiliatura erano finiti nelle competenze di Antonio Filipponi e che nelle sue mani restano, aggiungendosi alla rivitalizzazione e rigenerazione economica di Teramo capoluogo: tradotto in soldoni, si tratta di commercio ed eventi (confermati) e della cultura (nuova). Dopo Filipponi, Graziano Ciapanna è il secondo assessore scelto in quota Insieme Possiamo: confermate per lui le deleghe alla rigenerazione urbana e al governo del territorio di area vasta, alle quali si aggiunge la sicurezza. Il terzo è Ilaria De Sanctis, confermatissima nella delega al sociale (e attuazione del piano sociale) e al diritto alla casa.

Spacchettato, ma sostanzialmente rinforzato, il portafoglio deleghe di Valdo Di Bonaventura: assessore all’ambiente, perde le manutenzioni ma guadagna nella gestione dei rifiuti (e dunque Teramo Ambiente), e diventa di fatto l’assessore alla bellezza che si occuperà di verde pubblico nella gestione complessiva, sia di quello affidato al Comune che di quello nelle competenze della TeAm. Stefania Di Padova, infine, è l’assessore che con il presidente del Consiglio, il confermato Alberto Melarangelo, rappresenta il Pd in consiglio: a lei, oltre al nuovo ruolo di vicesindaco, tocca sempre la delega al bilancio (solidale e sostenibile) ma c’è anche quella della scuola. Restano fuori tre deleghe: ricostruzione e Pnrr oltre che quella al personale. Per adesso è il sindaco l’assessore ad interim per questi settori ma è presumibile che a inizio anno questa dote possa passare di mano.

Lunedì, nel nuovo consiglio comunale, l’esordio e l’insediamento dei nuovi assessori. La firma dei decreti di nomina ha comportato per tutti le dimissioni da consigliere. Al loro posto, entrano i cosiddetti ‘surroganti’, nove in tutto (perché il presidente del Consiglio non richiede sostituzione in assise):
Massimo Varani e Anastasia Liouras (che si aggiungono a Miriam Tullii) per Bella Teramo
Michele Raiola (che si aggiunge a Simone Mistichelli e Deborah Fantozzi) per Teramo Vive
Valentina Papa, Tony Di Ovidio e Luca Malavolta (che si aggiungono a Lanfranco Lancione, Sara Falini ed Andrea Core) per Insieme Possiamo
Gianni Calandrini per il Movimento 5 Stelle
Graziella Cordone (che si aggiunge a Flavio Bartolini e Fiorenzo Falasca) per Insieme con Te
Emiliano Carginari (che si aggiunge a Marco Di Marcantonio, Alberto Melarangelo e Luca Pilotti) per il Partito Democratico