Volevano entrare in contatto con la fazione giuliese e si scontrarono con i poliziotti. Due divieti anche per i tifosi del Giulianova per aver scavalcato la rete di recinzione della curva
TERAMO – Dieci Daspo, il divieto di avvicinamento agli impianti dove si svolgono manifestazioni sportive, della durata tra i 2 e gli 8 anni (e alcuni di questi comprendono anche l’obbligo di presentazione all’ufficio di polizia competente durante le partite della propria squadra), firmati dal questore di Teramo Carmine Soriente, sono stati notificati ad altrettanti tifosi del Città di Teramo, protagonisti degli incidenti nel pre-partita con il Giulianova dello scorso 2 ottobre al Bonolis.
Secondo quanto accertato dal personale della Digos e della Divisione anticrimine della questura di Teramo, sulla base di video girati dalla Polizia e dell’impianto di videosorveglianza dello stadio, i 10 tifosi avrebbero fatto parte di un nutrito gruppo di ultrà biancorossi che all’arrivo del pullman della squadra del Giulianova allo stadio, avrebbero lanciato due fumogeni finiti poi nell’area verde che delimita la superstrada, incendiandola. Poi, le intemperanze si sarebbero trasferite nei pressi dell’area di parcheggio del settore ospiti, senza però che le due fazioni venissero in contatto per l’interposizione del personale del Reparto mobile di Roma e della Digos: i tifosi teramani in quel frangente, travisati e armati di cinghie e aste, lanciarono anche bottiglie contro i poliziotti. Tra di loro era stato identificato, oltre agli autori di resistenza e violenza contro i pubblici ufficiali, anche chi era già ‘daspato’ e per questo colpiti più duramente per la recidività.
Anche due tifosi del Giulianova sono stati raggiunti da Daspo, per aver scavalcato la rete di recinzione del settore ospiti ed essere entrati in campo nel corso della partita. Tra i destinatari dei provvedimenti c’è anche una donna, tifosa del Teramo, che la Polizia ritiene responsabile “di condotte finalizzate alla partecipazione attiva a episodi di violenza“. dovrà presentarsi all’organo di polizia in occasione delle partite del Teramo.
