Dottori commercialisti, dal 1° aprile in vigore il nuovo codice deontologico

Lo rende noto il presidente Maurizio Di Provvido: più attuale rispetto al contesto sociale in cui si opera. Novità per equo compenso e rapporto con i social

TERAMO – Il nuovo Codice deontologico dei dottori commercialisti ed esperti contabili, è stato approvato dal Consiglio nazionale dell’ordine ed entrerà in vigore dal prossimo 1° aprile. Ne dà notizia il presidente dell’Ordine provinciale di Teramo, Maurizio di Provvido, ricordando che il documento, fino allo scorso 10 marzo in pubblica consultazione, ha ricevuto 120 osservazioni. 

Il presidente Di Provvido, facendo suo il commento del presidente nazionale Elbano De Nuccio, sottolinea come il nuovo codice sia “più rispondente al contesto sociale nel quale operano i commercialisti, fisiologicamente mutato nel corso degli anni, concentrato soprattutto sull’equo compenso, sulla sanzione unica per violazioni plurime nell’ambito del medesimo procedimento disciplinare, sui rapporti tra colleghi, sull’utilizzo dei social network, sull’abusivismo professionale e sulla pubblicità”.

La norma sull’equo compenso è infatti una delle novità più rilevanti del nuovo codice, secondo cui il professionista è obbligato a convenire con il cliente, in qualunque modo e forma, un compenso per l’esercizio dell’attività professionale che sia giusto, equo e proporzionato alla prestazione professionale richiesta e determinato in applicazione dei parametri previsti dal decreto ministeriale di riferimento. Il commercialista o esperto contabile dovrà proporre al cliente “convenzioni, contratti o altri accordi da lui esclusivamente predisposti, aventi ad oggetto l’esercizio dell’attività professionale, informare il cliente che è nulla la pattuizione di compensi che non siano giusti, equi e proporzionati alle prestazioni professionali richieste”.

E’ stato inoltre riformulato il comma 5 dell’articolo 44, che aveva suscitato qualche polemica, restando però chiarissimo relativamente alle modalità per un corretto utilizzo del titolo professionale, affinché esso sia pienamente rispondente a quanto previsto dall’ordinamento professionale dei dottori commercialisti. “Sono state anche recepite le osservazioni formulate da alcuni giovani colleghi – aggiunge Di Provvido – che hanno giustamente chiesto che il nuovo Codice non faccia distinzione tra iscritti giovani e anziani, entrambi tutelati al rispetto reciproco“. 

In tema di comunicazione – conclude il presidente dell’Ordine di Teramo – e uso dei social, ad esempio, fermo restando il diritto di critica, bisogna attenersi a comportamenti deontologicamente corretti sia verso l’esterno, a cominciare dall’approccio da avere verso le istituzioni, sia verso l’interno, con comportamenti che devono essere rispettosi anche tra colleghi“. 

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