Il sedicenne è morto per asfissia: va avanti l’indagine per istigazione al suicidio

Roseto: eseguita al Mazzini di Teramo l’autopsia sul giovane studente trovato senza vita con la cintura al collo, forse al culmine di una sfida social

TERAMO – E’ morto per asfissia il sedicenne Matei D., trovato senza vita dal fratello 12enne nella loro abitazione di Campo a Mare a Roseto, con una cintura per abiti al collo, forse al culmine di una tragica sfida online.

E’ quanto ha stabilito l’autopsia eseguita dall’anatomo patologo Giuseppe Sciarra nel pomeriggio di oggi, all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo. L’asfissia sarebbe stata provocata dall’eccessiva compressione a livello della trachea, che ha scatenato un riflesso vagale immediato e mortale. Al termine dell’esame necroscopico il magistrato che indaga sul caso, il pm Francesca Zani, ha rilasciato il nulla-osta per la sepoltura.

Lo stesso magistrato inquirente porta avanti le indagini con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, come anticipato nei primissimi momenti dopo la tragedia. La possibilità che si tratti non di un suicidio volontario ma di un gesto autolesionistico provocato da tragici eventi come la sfida a stringere attorno al collo la cintura, per ‘testare’ la capacità di restare più a lungo senza respiro, come purtroppo avviene in uno dei più diffusi ‘challenge’ sui social, non è poi così remota. Tutto dipenderà anche da come il magistrato intenderà muoversi in questo ambito, se cioè affidare a una perizia tecnica l’esame del personal computer e dello smartphone del giovane, entrambi sequestrati. Così come non viene scartata nemmeno la pista del bullismo, aspetto sul quale in particolare i carabinieri hanno ascoltato i genitori del povero Matei.

Adesso però è il momento del dolore, un sentimento che ha intristito questo periodo pasquale dell’intera comunità rosetana e quella dell’istituto Moretti in particolare, che il giovane romeno sedicenne (avrebbe compiuto 17 anni a novembre) frequentava con ottimi risultati.

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