Spara al primo che incontra e poi si barrica in casa: “Voglio essere arrestato dalla polizia”

Momenti di terrore nel pomeriggio a Nereto: ex commerciante armato di pistola affronta un passante (il consigliere comunale e provinciale Luciano Giansante) e lo ferisce a una gamba. Poi ‘tratta’ con i carabinieri ai quali lancia una tanica di benzina

NERETO – Sono stati momenti drammatici quelli vissuti nel pomeriggio di oggi in pieno centro a Nereto, dove un uomo di circa 50 anni Alberto G., che fino a qualche anno fa ha gestito un bar tabaccheria, ha affrontato per strada, senza apparenti motivi e forse perchè è stato il primo che ha incrociato, Luciano Giansante, un consigliere comunale di Martinsicuro (eletto alle ultime elezioni provinciali per la lista ‘La Forza del Territorio’: gli ha puntato contro una pistola, vera, e ha sparato.

Un colpo, sembra un pallino non si sa bene se di gomma o se di materiale diverso, ha raggiunto l’amministratore ad una coscia. Una ferita di poco conto, per fortuna, che ha dato modo allo stesso di recarsi con le sue gambe dai carabinieri. L’aggressore si è dileguato dalla zona e ha raggiunto la sua abitazione in via Alighieri, dove alla vista dei carabinieri che avevano individuato chi fosse, si è barricato in casa.

Anzi, quando il comandante della stazione si è avvicinato alla porta per farsi aprire, l’uomo ha aperto e ha lanciato contro l’ufficiale una tanichetta di benzina con cui minacciava di darsi fuoco. La tensione è diventata alta e i militari hanno deciso di coinvolgere nella trattativa un mediatore che ha provato a convincere l’uomo a desistere ma inutilmente. E’ stato lui stesso, dopo l’intervento sul posto anche del personale del 118 e dei vigili del fuoco, a chiedere di essere ‘arrestato’ dagli agenti della Polizia di Stato, dai quali si era recato nei giorni passati per una denuncia e dei quali per questo motivo, avrebbe riferito. “si fidava di più“.

E’ stato accontentato. E’ stato prelevato dagli uomini della squadra mobile della questura di Teramo giunti sul posto ed è stato trasferito in questura a Teramo per le formalità di rito alle quali hanno partecipato anche i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Teramo. E’ verosimile che nei suoi confronti scatti la contestazione di tentativo di omicidio. Sono in corso indagini anche per accertare come fosse in possesso di quella pistola, che è risultata vera e non giocattolo. Ma soprattuto bisogna capire cosa abbia spinto l’uomo a fare tutto ciò.

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