Discarica, la lista civica attacca D'Agostino

TERAMO Roberto Canzio, il coordinatore comunale della Lista civica che fa capo al Sindaco Gianni Chiodi, torna sulla vicenda della discarica comunale La Torre puntando la propria attenzione stavolta sul ruolo tenuto dalla Provincia ed anzi imputando precise responsabilità al Presidente Ernino D'Agostino, in riferimento al divieto di ampliamento di fatto sancito dalla Regione. Cinque sono i punti delle dichiarazioni di Canzio. 1.  Alla riunione del Comitato Tecnico dell'autorità di Bacino Abruzzese del 3 ottobre 2005, che modificò le norme inserendo l'impossibilità dell'ampliamento della discarica teramana, “l'unico componente della nostra provincia non ha pensato di opporsi alla proposta ma anzi, ha votato a favore, ben sapando che nel Piano Provinciale dei rifiuti era previsto l'ampliamento”. 2.  Dov'era D?Agostino, chiede Canzio, quando il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino Abruzzese, il 30 novembre 2005, ratificò e approvò la modifica del Comitato Tecnico?3.  Nel caso di modifica di una norma del PAI, il Presidente della Provincia aveva ”il dovere _ sempre secondo Canzio di far rispettare una determinata procedura”. 4.  “La provincia di Teramo, nel Marzo 2005 prevedeva di ampliare le discariche di Teramo e Atri mentre oggi ci accorgiamo _ nota il coordinatore della Lista Civica che portava avanti uno studio per individuare nuovi siti”. 5.  Infine Canzio rimarca che “Tra i tecnici che hanno partecipato all'individuazione dei nuovi siti, c'è lo stesso tecnico che ha partecipato alla modifica del PAI”. Canzio conclude chiedendo che D'Agostino dia “risposte chiare ai cittadini”.