Un intervento “ad effetto” quello del consigliere Paolo Albi che, in chiusura del Consiglio comunale, ha chiesto di potersi “spogliare”. Tolto il maglione, Albi ha mostrato la famosa t-shirt con l’immagine di Gianfranco Fini e la scritta: “Che fai, mi cacci?”. Un gesto che da molti è stato letto come l’ufficializzazione (non avvenuta) del passaggio del consigliere di opposizione, ex candidato sindaco di centrosinistra, al movimento di Futuro e libertà. Albi ha lanciato anche una provocazione al sindaco Maurizio Brucchi e alla maggioranza: “La Seconda Repubblica sta finendo – ha detto Albi – vi invito a passare con noi. Questa maglietta esprime il mio stato d’animo, significa che qui ognuno ragiona a modo suo, che non potete cacciarci né farci tacere. Dobbiamo aspirare alla ripresa di una politica alta”. Albi ha poi paventato la nascita di nuovi gruppi consiliari anche all’interno dell’assise teramana, facendo riferimento non solo a Fli ma anche al nascente Partito della nazione. Infine si è concentrato sulla Team, chiedendo la revoca della delibera per l’affidamento dei servizi. Lapidario il commento di Brucchi “Bella maglietta!”, si è limitato ad affermare il sindaco, aggiungendo delle considerazioni su Fini “evidentemente il ruolo di comprimario del Governo gli andava stretto”. Brucchi si è poi concentrato sulla questione Team, ribadendo quanto già affermato più volte sulla legittimità delle delibera di affidamento dei servizi.
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