Università telematica, Brucchi scrive alla Gelmini per scongiurarla

TERAMO – Appreso dalle anticipazioni di stampa di un presunto avvio delle attività di una Università telematica a Teramo, il sindaco Maurizio Brucchi promette battaglia e annuncia che metterà in campotutte le iniziative istituzionali tese a scongiurare questa eventualità. Partendo dalla considerazione dell’importanza strategica dell’Università di Teramo, la cui operatività non può essere subordinata agli ostacoli generati da realtà analoghe, il sindaco annuncia una mobilitazione decisa e diffusa qualora le voci dovessero trovare conferma.“La nascita di una Università con facoltà identiche a quelle già attive nel territorio, seppure con le caratteristiche della formazione telematica e peraltro gestite da una Ateneo del peso della Sapienza di Roma, prefigura una situazione di reale difficoltà per l’Ateneo teramano, che va fronteggiata da subito, prima ancora che l’ ipotesi trovi conferma nella realtà. Un situazione da prendere di petto per il sindaco che ha così deciso di coinvolgere direttamente il Ministro dell’Università Mariastella Gelmini, con una lettere nella quale si chiede un intervento. Analoga iniziativa, ha preso Brucchi nei confronti del governatore, Gianni Chiodi, del residente della Provincia, Valter Catarra e del magnifico rettore, Rita Tranquilli Leali, invitando tutti ad intraprendere iniziative appropriate per scongiurare una ipotesi che arrecherebbe un danno “non solo all’ateneo teramano, ma all’intero territorio”. Della questione sono stati investiti i capigruppo consiliari di maggioranza – Gianni Agostinelli (Pdl), Mauro Di Dalmazio (Al Centro per Teramo),  Marcello Procacci (Udc) – i quali si faranno promotori della richiesta di convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio, al fine di coinvolgere anche i gruppi di opposizione, per una mobilitazione che sia ampia e risoluta.