TERAMO – Che della questione discarica si occupassero l’allora sindaco di Teramo, Gianni Chiodi e il suo vice, Berardo Rabbuffo, è stato confermato anche nell’udienza odierna del processo per il crollo della discarica La Torre, avvenuto il 17 febbraio 2006, in corso al tribunale di Teramo. Oggi sono stati ascoltati altri testimoni della difesa, in particolare quelli citati dai legali di Rabbuffo. L’ex presidente della TeAm, Luigi Alessiani, e due dirigenti del MoTe e dellla Debeco, hanno risposto alle domande del collegio dei difensori. In particolare gli ultimi due, ma soprattutto il rappresentante della Debeco, hanno ribadito che gli incontri, anche sul piano tecnico-organizzativo, si svolgevano alla presenza sia di Chiodi che del suo vice. In particolare, si è anche ricordato che la presenza di una discreta quantità di biogas era nota, al punto che se ne discuteva circa la possibilità di recuperarlo, utilizzarlo per la produzione di energia, e trarne anche profitto economico. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 22 dicembre, quando saranno ascoltati due tecnici; nelle udienze del 16 febbraio e dell’8 marzo, sarà la volta dei big: in aula ci saranno il Governatore, Gianni Chiodi, Berardo Rabbuffo, Franco Gerardini. Nel procedimento sono imputati, con accuse che vanno dall’attività di gestione di rifiuti non autorizzata al crollo colposo, 13 persone tra tecnici e amministratori e tra questi anche il Governatore Chiodi nella sua veste di ex sindaco di Teramo.
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