Rumignani: "Cappellacci attento a Palladini"

TERAMO- Il Teramo di scena a S.Egidio ma a pocbhi chilometri c’è lo scontro calcistico fra Samb ed Ancona. Giorgio Rumignani ex allenatore del Teramo ha parlato dei due calciatori che ha allenato, Palladini e Cappellacci., oggi tecnici delle due squadre in corsa. Lo ha fatto sul quotidiano Samb Today al collega Pier Paolo Flammini. Riportiamo anche stralci della lunga intervista. "Non ci vuole molto per il tecnico di Gemona del Friuli (tra l’altro ex giocatore rossoblu negli anni ’60) a ricordare tutto di Palladini e Cappellacci: “Dunque, Ottavio è del 1971, Cappellacci del 1966 – dice subito, e poi: “Li ho allenati entrambi quando erano ancora giovanissimi. Cappellacci era giovanissimo, aveva 17 anni quando lo trovai a Teramo, dove poi vincemmo il campionato di C2″ ricorda Rumi, “poi lo ho avuto con me per sei stagioni, a Francavilla, Barletta, Palermo”. Un sodalizio saldo, dunque: “Era un centrocampista d’ordine e come Palladini avrebbe potuto avere una carriera migliore in Serie A. Credo che in B abbia raggiunto le 200 presenze. Forse credeva poco in se stesso nella massima categoria, lo mandai a Como dove allenava Burgnich". E ancora ". Quanto a Palladini, Rumignani lo sente “come un figlio”: “Era un centrocampista offensivo, avrebbe potuto giocare con Cappellacci, si sarebbero integrati. Rispetto all’allenatore del Teramo forse aveva una spinta caratteriale più forte. Quanti bei ricordi, aveva pure lui 17 anni e mi seguiva passo passo fin dai primi giorni. Furono begli anni i primi a San Benedetto, nonostante tante difficoltà vincemmo il campionato di Serie C2 e poi la Coppa Italia di C” termina Rumignani, aggiungendo: “Beh stanno andando bene vedo, Ottavio va alla grande, Cappellacci deve stare attento altrimenti…”