TERAMO – La Provincia di Teramo è la prima in Abruzzo ad adottare il nuovo Piano faunistico-venatorio. Sono variati nel numero gli istituti di tutela mentre mentre resta inalterata la percentuale di territorio protetto; due le nuove oasi; confermato il regolamento per il contenimento dei cinghiali. Questi ultimi potranno essere abbattuti o catturati anche oltre i periodi di caccia e nelle zone normalmente interdette dall’attività venatoria. Per arrivare alla definizione del nuovo Piano Faunistico – presentato oggi dal Presidente, Ernino D’Agostino, e dall’assessore alla Caccia, Antonio Assogna – la Provincia ha avviato un anno fa un percorso che, partendo dallo studio e dall’analisi del territorio, è passato attraverso l’elaborazione dei dati in proprio possesso e una fase di concertazione (7 tavoli di lavoro) con gli Atc (Ambiti territoriali di caccia). E’ stato recepito oltre il 60% delle osservazioni presentate e il Piano ha avuto l’approvazione di Italcaccia e Arcicaccia e delle associazioni agricole e di quelle ambientaliste. Il nuovo Piano prevede 17 riserve di nuova istituzione (8 nell’Atc Salinello e 9 nell’Atc Vomano); 9 sono state modificate (3 nel Salinello e 6 nel Vomano); 13 le riserve revocate (5 nel Salinello e 8 nel Vomano); 12 (7 nel Salinello e 5 nel Vomano) sono rimaste invariate. Ampliata la zona cinofila di Monte Tre Croci, di diretta gestione della Provincia. Sono state istituite due nuove oasi: alla foce del Vibrata e alla foce del Tordino.
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