TERAMO – Dodici sindaci dei comuni della provincia di Teramo chiedono il diritto ad esprimere un secondo candidato al Parlamento nelle liste del Pd. Un documento – firmato dai primi cittadini di Bellante, Mosciano, Giulianova, Controguerra, Montorio, Castellalto, Isola del Gran Sasso, Crognaleto, Torano, Pineto, Alba Adriatica, Pietracamela e Tossicia – è stato presentato ai vertici del partito, regolamento alla mano: «Risulta evidente senza ombra di dubbio che in base al regolamento, il secondo classificato di Teramo va in lista prima del secondo classificato della provincia dell’Aquila», sostengono dal Teramano. «La credibilità delle primarie .- sostengono i dodici sindaci – si fonda sulla certezza delle regole, nella fattispecie il regolamento approvato dalla direzione del Pd con l’impegno a non farsi condizionare da esigenze di ripescaggio e che il regolamento ha sancito con certezza l’ordine delle candidature e la rappresentanza che ovviamente vale anche per l’Abruzzo: qualsiasi decisione in contrasto con questa palmare regola – concludono i primi cittadini – costituirebbe pertanto un gravissimo vulnus con grave perdita delle primarie nel loro complesso». Come noto le "parlametarie" del Pd hanno visto prevalere l’onorevole uscente Tommaso Ginoble, rosetano, e l’ex sindaco di Bellante e capogruppo in consiglio provinciale Domenico Renzo Di Sabatino (nella foto).
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