TERAMO – Il piano per l’accorpamento della guardia medica nelle zone della montagna a Montorio dovrebbe essere domani all’esame della Regione. E’ quanto ha dichiarato oggi Valerio Profeta, il responsabile della Medicina del territorio della Asl di Teramo, cui è stato chiesto di spiegare i criteri di questa scelta che sta sollevando opposizioni da parte degli amministratori dei comuni coinvolti dalla scelta. «La guardia medica in questa zona viaggia a una media di una visita domiciliare ogni 40 ore, come accade a Crognaleto – ha spiegato -, a Montorio questo avviene ogni turno, ogni 12 ore: tradotto in denaro contante, ogni visita costa qualcosa come oltre 460 euro, che non è sostenibile se non attraverso una riorganizzazione del servizio». Secondo la Asl, il servizio di guardia medica può essere accentrato a Montorio anche in considerazione dei tempi di percorrenza tra i vari centri interessati: «Da Montorio ci vorranno 8 minuti in più per raggiungere Pietracamela e 10 in più per Fano Adriano e a tal proposito voglio ricordare che la giuardia medica – ha aggiunto Profeta – deve occuparsi di continuità assistenziale e non di emergenza: deve cioè sostituirsi al medico di medicina generale». Il parametro assistenziale prevede, in base al piano di rientro sanitario, il ripristino del rapporto di un medico di guardia medica ogni 5.000 abitanti: «Si tratta di una media che vogliamo rispettare sul territori provinciale – conclude Profeta -: nel comprensorio in questione siamo a 14.000 abitanti con 4 medici. dunque entro i parametri».
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