TERAMO – La Procura di Teramo ha chiesto il rinvio a gudizio, per peculato, dell’ex direttore dell’ufficio postale di via Noè Lucidi, Cosimo Di Tanno, per un ammanco che sfiora i 500mila euro. Secondo l’accusa, quei soldi sarebbe stati sottratti dalle casse della filiale postale dal direttore, in un periodo tra il giugno 2009 e l’ottobre 2011, per fini personali. Di Tanno, che svolge anche il ruolo di sindacalista dell’Ugl, ha sempre ribattuto che l’ammanco era dovuto a un malfunzionamento della cassa Bancomat. A segnalare l’anomala situazione era stata una ispezione interna avvenuta un anno fa. rano stati i meccanismi della cosiddetta ‘giacenza media’ dell’ufficio a far scattare i sospetti: la somma disponibile in cassa risultava essere sempre alta e dunque non rendeva giustificabile la richiesta di rifornimento di denaro, questo perchè gli inserimenti di soldi al bancomat – secondo quanto ricostruito dalla procura – erano contestuali, negli importi, alle sottrazioni.
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