TERAMO – Ci saranno anche i 25 tirocinanti del tribunale e della procura di Teramo tra i precari della giustizia che oggi saranno a Roma alla manifestazione nazionale per chiedere un normale contratto di lavoro. Nel 2012 il ministero della giustizia ha previsto un percorso formativo per cassintegrati, lavoratori in mobilità, socialmente utili, disoccupati e inoccupati che a partire dal 2010 avevano partecipato, attraverso una selezione pubblica, a progetti formativi, provinciali e regionali, negli stessi Uffici giudiziari: oggi, alla scadenza del ‘contratto’ – prevista per il prossimo 30 novembre -, rischiano di restare senza alcun sostegno economico. Una condizione che accomuna circa 3.400 lavoratori in tutta Italia. «Durante i due anni di tirocinio – spiegano i "precari" della giustizia teramani – abbiamo svolto dignitosamente il nostro lavoro contribuendo allo smaltimento del pesante arretrato e, tuttora, stiamo fronteggiando lodevolmente la cronica carenza di organico di personale ministeriale. Sarebbe importante evitare di disperdere la professionalità acquisita e usufruire di personale, ormai formato». A Roma domani manifesteranno per chiedere un contratto dignitoso: ad appoggiare la protesta ci sarà anche il parlamentare abruzzese di Sel, Gianni Melilla, che ha presentato anche una interrogazione parlamentare. Solidarietà è stata espressa anche dai parlamentari Stefania Pezzopane, Paola Pelino e Giovanni Legnini, così come la Procura generale e la Corte d’Appello dell’Aquila.
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