TERAMO – «Non siamo convinti che sia il caso di chiedere lo stato di calamità naturale per la nostra provincia, perchè abbiamo fatto l’esperienza dell’alluvione del 2011: abbiamo avuto 135 milioni di euro di danni, ce ne hanno promessi solo 33, ne sono arrivati 5…». Non c’è soltanto l’amarezza e la stanchezza di una due-giorni vissuta in prima linea sotto l’acqua nelle parole di Elicio Romandini, assessore ai Lavori pubblici, della Provincia di Teramo. Oggi il sole e la giornata di tregua dall’acqua hanno permesso di guardare a quello che c’è sul territorio disastrato. Una decina di strade sono ancora chiuse, Valle Castellana per molto tempo probabilmente non sarà collegata ad Ascoli Piceno per via di una decina di frane sulla provinciale 49. Anche le due strade alternative per raggiungere le vicine Marche sono compromesse: quella che passa attraverso la frazione di Macchia da Sole è colpita da una decina di frane, di cui tre di grandi dimensioni, che hanno fatto sprofondare l’intera carreggiata (in foto
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