TERAMO – Riceve da mesi doppia fatturazione da due gestori diversi del gas ma quello che è capitato adesso a G.C., teramano, ha del paradossale oltre che sfociare nella truffa: il suo contatore segna a oggi 4.365 metri cubi di gas erogato ma sulla fattura risulta averne già consumato 4.606. La differenza a suo danno di 241 metri cubi, sarebbe frutto di un errore del ‘letturista’, ovvero il tecnico che passa domicilio per domicilio ed effettua la lettura sl contatore. Avrà sbagliato o non sarà passato affatto – è il quesito di Pasquale Di Ferdinando, dell’Associazione consumatori Robin Hood -, riferendo o riportando un dato numerico frutto di una stima piuttosto che di una vera e propria rilevazione. D’altro canto di fronte ai tempi lunghi dello sportello del consumatore, alla inesistente azione sanzionatoria del Garante per l’Energia Elettrica per il gas e l’acqua, a call center ormai gestiti in Romania o Albania è il minimo che possa capitare. Una nazione allo sbando: è questa ormai l’Italia». L’errore è dunque della Rete che ha l’obbligo di gestire le misurazioni per consentire alle società di vendita di effettuare una corretta fatturazione e sopratutto comunicare il cambio del gestore. All’utente non resta che proporre una ricorso all’Autorità.
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