TERAMO – Il comune di Teramo, a firma del dirigente all’Urbanistica Stefano Mariotti, ha dispoosto la chiusura del Circolo culturale "Officine Indipendenti" in via Vezzola, sede del Comitato provinciale dell’Arci. L’ordinanza di chiusura è stata notificata dal vigile ecologico Calvarese insieme a una multa di 2mila euro nelle scorse ore e ne dà notizia Giorgio Giannella, il presidente del circolo e dell’Arci provinciale, che ha anche spiegato come la motivazione del provvedimento sia l’aver superato la quota di emissione dei decibel previsti per legge, a seguito di un rilievo dell’Arta, dopo una «singola denuncia per disturbo della quiete pubblica», come sottolinea lo stesso Giannella. «L’ordinanza giunge ad una settimana di distanza dalla presentazione nel circolo del progetto politico “Prospettiva Comune” – dice il presidente del circolo culturale- che si propone di costituire una lista civica indipendente alle prossime amministrative cittadine. Il Comune di Teramo a pochi mesi dalle elezioni comunali, regionali ed europee con tale atto si assume la responsabilità di chiudere la sede provinciale del comitato “Un’Altra Europa con Tsipras”, che il circolo Officine Indipendenti da pochi giorni ospita, la sede legale dell’Associazione di Volontariato “Da.pa.du. Abruzzo Onlus”, la sede del Comitato Provinciale dell’Arci». Ricordando che il circolo è sede e fulcro di una fiorente attività culturale, molto partecipata dai giovani teramani, Giannella sottolinea che «la storia di Officine Indipendeti è anche una storia di repressione, di abusi e tentativi continui di intimidazione. A partire dalle centinaia di interventi delle forze dell’ordine culminati nelle quattro pattuglie dell’8 Ottobre 2013 che nulla hanno rilevato di illegale, dalle multe verso cui è stato presentato ricorso poi vinto, dalla richiesta della Questura di Teramo accolta il 22 Maggio 2013 dal Ministero degli Interni di intervenire sull’Arci Nazionale perchè cacciasse Officine da essa, fino all’ordinanza di chiusura del 18 Marzo 2014 del Comune di Teramo». «Per il rispetto dovuto al sacrificio delle lotte di liberazione – conclude Giannella – non è possibile consentire la chiusura del circolo Officine Indipendenti, la chiusura della sede dell’Arci provinciale, dell’Ong Dapadu, del comitato promotore della lista “L’Altra Europa con Tsipras” che sta raccogliendo le firme per partecipare alle elezioni del Parlamento Europeo. Vogliono disarmArci».
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