Scontro Tornado, cominciati gli esami del Dna sulle salme

ASCOLI PICENO – Sono iniziate oggi pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli Piceno le operazioni peritali affidate dalla Procura di Ascoli all’anatomopatologo Adriano Tagliabracci sui resti dei quattro piloti dell’Aeronautica miliare morti nel tragico scontro dei due tornado avvenuto lo scorso 19 agosto sui cieli di Ascoli Piceno. Il capitano pilota Alessandro Dotto, il capitano navigatore Giuseppe Palminteri, il capitano pilota Mariangela Valentini, e il capitano navigatore Piero Paolo Franzese. Con Tagliabracci c’è un perito nominato dall’Aeronautica militare che è parte offesa nell’inchiesta della magistratura ascolana, aperta per le ipotesi di reato di disastro aereo colposo e omicidio colposo. Tagliabracci effettuerà prelievi di tessuti utili per estrarre il Dna e per poter effettuare gli esami tossicologici. Il test del Dna è indispensabile per identificare con assoluta certezza a chi appartengono i corpi dilaniati dalla violenza dell’impatto dei due aerei con il suolo sulle colline di Ascoli e dal calore sprigionatosi dal successivo rogo; gli esami tossicologici per stabilire quali fossero le condizioni fisiche dei quattro militari il giorno dell’esercitazione. I due Tornado erano partiti uno alle 15:22 e l’altro alle 15:27 dalla base di Ghedi (Brescia), dove avrebbero dovuto fare rientro dopo circa 90 minuti, al termine delle due distinte missioni che erano state assegnate agli equipaggi. Sarà l’esame delle due scatole nere degli aerei a stabilire le cause dello scontro. Se per l’esito dell’esame del Dna occorreranno pochi giorni, tempi più lunghi si annunciano per i test tossicologici, intorno ai 60-90 giorni. La Procura non ha disposto invece l’autopsia sui resti dei piloti del 6/o Stormo, proprio alla luce delle pessime condizioni in cui sono stati recuperati. E’ probabile che nell’arco di poche ore l’autorità giudiziaria conceda il nulla osta per la sepoltura, al più tardi nella giornata di domani.