TERAMO – E’ un risultato che avvia una riflessione e affida all’elettorato qualche certezza, quello che esce fuori dalle primarie del Partito Democratico in provincia di Teramo: il più votato risulta essere il sindaco di Giulianova, Claudio Ruffini, l’exploit è di Maurizio Di Stefano, primo per distacco nell’ambito di Teramo e montagna, l’affluenza è da considerarsi molto soddisfacente, superiore ai 13mila votanti. La riflessione di cui si diceva: forze nuove, intese anche come organizzazione dell’elettorato di sostegno e non soltanto come facce, si presentano sulla scena politica del Pd. Il risultato centrato dal quarantenne vigile del fuoco di Campli, Maurizio Di Stefano, già segretario del Pd a Campli, è di quelli da svolta politica, primo rispetto agli altri due candidati di grande peso quali Angelo Di Donatantonio e Stefania Misticoni. Quasi scontati i verdetti degli altri ambiti, dove Claudio Ruffini dimostra di aver consolidato ancor più il consenso che lo vedeva primeggiare nella zona a cavallo tra la città di cui è sindaco e i centri di Bellante, Mosciano e Notaresco, Guerino Prosperi fa valere il proprio ruolo di capogruppo del Pd in consiglio comunale a Roseto e Peppino Di Luca quello di coordinatore provinciale del Pd. Lo spoglio è in fase di verifica: i risultati definitivi e validi saranno resi noti soltanto nel pomeriggio di oggi.
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