MARTINSICURO – Con le mani insangunate, ripeteva agli assistenti della casa famiglia dove aveva trovato rifugio: «If I can’t have them, he can’t have them either!», «Se non posso averle io, non potrà averle lui!». Samira Lupidi, la 24enne di Martinsicuro che nello scorso novembre ha ucciso in Inghilterra le due figliolette di 3 anni e 17 mesi, lo ha ripetuto ancora, riferendosi al marito Carlo Weaver, e del clima di «sudditanza economica e psicologica» che soffriva nella sua famiglia per colpa dell’uomo. «Voleva prendere le mia bambine. Le avrebbe portate via dopo il battesimo», ha raccontato alla Corte Reale di Bradford questa mattina la giovane madre assassina, riferendo anche l’episodio del giorno precedente la tragedia, quando in casa arrivò la polizia, perchè l’umo l’aveva ferita a un braccio e una gamba. Fu quella sera che per precauzione, la donna fu accompagnata a stare in una struttura di ricovero e assistenza per madri e donne in difficoltà. Fu qui, che al mattino seguente, il personale scoprì l’omicidio delle due bambine, entrambe ferite a morte con 9 coltellate a testa al torace, nei loro letti. Nei pressi, un coltello da cucina con una lama da 25 centimetri. Samira questa mattina è scoppiata più volte in lacrime e ha dovuto lasciare l’aula. Il processo è stato aggiornato a domattina.
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