TERAMO – A circa due mesi dall’incendio alla Italpannelli di Ancarano, azienda che produce strutture prefabbricate in acciaio, legno lamellare e cemento, la Procura di Teramo iscrive altri due nomi nel registro degli indagati per incendio colposo. Si tratta delle persone ai vertici, rispettivamente, della Italpannelli e della ditta esterna che stava effettuando dei lavori nell’azienda L’ipotesi di reato è in relazione alle misure di sicurezza. L’incendio, che interessò una parte dello stabilimento, si sviluppò il 29 marzo, causato, secondo la ricostruzione degli investigatori, da una scintilla partita dalla fiamma ossidrica in uso a due operai impegnati in lavori di saldatura su un soppalco. Operai dipendenti di una ditta esterna, indagati già all’indomani dell’incidenti per incendio colposo. Un’accusa che adesso il pm titolare de fascicolo, il sostituto Stefano Giovagnoni, contesta anche ai vertici della Italpannelli e della ditta esterna che nelle rispettive vesti avrebbero dovuto vigilare e garantire la sicurezza durante l’esecuzione di quei lavori. Per domare l’incendio, che causò danni ingenti all’interno dello stabilimento, i vigili del fuoco furono costretti a lavorare per diverse ore e determinarono nei giorni seguenti diverse prescrizioni, sia per il territorio di Teramo, sia per quello di Ascoli, per un raggio di 5 km dalla ditta.
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