TERAMO – Inseriteci in un girone diverso altrimenti saremo costretti a non partecipare al campionato per gli alti costi da sostenere per le trasferte. E’ l’appello, semplici e genuino, come l’attività e l’azione filantropica che la società svolge da quando è stata costituita, rivolto dalla Sannicolese alla Federazione calcio regionale. L’inserimento a sorpresa nel girone A del Campionato di Seconda categoria, ha messo in crisi il bilancio di previsione della stagione del sodalizio dilettantistico della frazione cittadina: unica formazione teramana tra le tante squadre aquilane, la Sannicolese del presidente Tiziano Piccioni chiede di tornare a giocare nel girone D quello consueto. «Fino ad oggi per sostenere l’attività della società e far crescere i giovani – si legge nella lettere inviata alla Figs – abbiamo organizato cene di autofinanziamento e altre inziative per raccogliere fondi e il denato utilizzato è servito non solo per la squadra ma anche per donare pc con comandi facilitiati per portatori di handicap alla Scuola media di San Nicolò, di undefibrillatore al circolo della terza età e di giochi da installare in piazza Progresso». Spendere 6mila euro per giocre nella provincia del’Aquila è ritenuto giustamente secondario rispetto all’utilizzo di quel denaro per fare benficenza e attività anche sociale, per cui da qui la richiesta: o nel girone ‘teramano’ di Seconda oppure stop all’attività sportiva ch ure aveva segnalatola Sannicolese quale vincitrice della Terza categoria nel 2013 e della Coppa disciplina 2012 e 2013.
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