TERAMO – Dire che fossero nell’aria potrebbe sembrare scontato adesso ma le dimissioni del presidente della Ruzzo Reti, Antonio Forlini, annunciate oggi con un comunicato stampa, erano giudicate possibili sia per motivi di cambio governance politica del maggior azionista del consorzio di Comuni, il Comune di Teramo e perchè qualche riflesso, l’inchiesta giudiziaria sul rischio inquinamento dell’acqua del Gran Sasso, l’avrà pur provocato. Forlini ha fatto sapere che convocherà l’Assemblea per rassegnare le proprie dimissioni, sia da presidente che da consigliere di amministrazione, spiegandole con motivi personali, in particolare «i gravosi impegni professionali che si sono moltiplicati nel corso degli ultimi mesi» e che allo stato attuale non gli consentono di garantire con la consueta assiduità la presenza in sede per svolgere al meglio il proprio incarico. In Assemblea si presenteranno dimissionari anche la vice presidente Alessia Cognitti e il consigliere Alfredo Grotta, che intendono rimandare ogni valutazione alla libertà dei singoli rappresentanti dei Comuni. I sindci dei comuni soci del consorzio si riuniranno per questo sabato 1° dicembre alle 9.30 e in quella sede è probabile la definizione di una nuova governance.
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