Tre eventi per presentare la Scuola di Liberalismo

Fondazione Einaudi: l’iniziativa presentata dal responsabile della sede Abruzzo, Grotta. Giovedì si comincia con il libro di Giuseppe Benedetto sulla giustizia

TERAMO – Entrano nel vivo le iniziative organizzate dalla Fondazione Einaudi, che da oltre un trentennio rappresenta il principale Centro Studi della cultura laica e liberale d’Italia.

A Teramo, la Fondazione Einaudi, su iniziativa del responsabile della sede Abruzzo, Alfredo Grotta, intende organizzare le attività della Scuola di Liberalismo che, sino ad oggi, si è tenuta in diverse sedi: oltre a quella storica di Roma e di Messina, nei recenti anni si è dato vita a quella specifica di Milano e di Napoli.

La Scuola di Liberalismo – come ha detto questa mattina Grotta nel corso della conferenza stampa di presentazione – non è soltanto una occasione di formazione culturale e politica, ma è soprattutto un luogo di discussione e confronto per affrontare i grandi temi della libertà, ponendo di volta in volta in primo piano gli aspetti economici, giuridici, politici e geopolitici e tenendo conto delle diverse tradizioni del pensiero liberale“.

La Scuola di Liberalismo non è soltanto una occasione di formazione culturale e politica, ma è soprattutto un luogo di discussione e confronto per affrontare i grandi temi della libertà, ponendo di volta in volta in primo piano gli aspetti economici, giuridici, politici e geopolitici e tenendo conto delle diverse tradizioni del pensiero liberale.

In questo senso, il ‘lancio’ della nuova edizione territoriale della Scuola, che si articolerà in un ricco e composito ciclo di lezioni, avverrà attraverso tre incontri in programma il 24 novembre, il 15 dicembre e il 12 gennaio.

Il primo evento, giovedì prossimo (alle 17.30 presso la Sala Convegni dell’Hotel Abruzzi), tratterà il tema infuocato della giustizia, in ossequio alla massima einaudiana secondo la quale “giustizia non esiste là ove non vi è libertà”. Verrà presentato il libro ‘Non diamoci del Tu: La separazione delle carriere‘ dell’avvocato Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Luigi Einaudi, con la significativa prefazione a firma del neo Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Parteciperanno al dibattito, oltre all’autore, Paolo Tancredi, già Senatore, l’onorevole Andrea Cangini, Paolo Gatti, vice presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo della IX Legislatura e Andrea Davola, ricercatore Fle. Modererà il dibattito la professoressa Rosita del Coco, docente di Diritto Processuale Penale presso la Facoltà di Giurisprudenza di UniTe e componente il Comitato Scientifico della Fondazione Luigi Einaudi.

Il secondo evento in programma giovedì 15 dicembre (alle 17.30 presso la Sala Convegni dell’Hotel Sporting) avrà ad oggetto il tema ‘Liberali: femminile plurale. Le donne liberali nella società e in politica’. Saranno relatori Monica Babbini, avvocato, già portavoce di 3 diversi ministri e membro del Comitato scientifico della FLE; Rossella Pace, PhD in Storia dell’Europa presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma e Segretario Generale dell’Istituto Storico per il Pensiero Liberale Internazionale, Alessia Cognitti, presidente Ruzzo Reti; Antonella Ballone, presidente Camera di Commercio del Gran Sasso; Rosanna De Antonis, sindaco di Castel Castagna; Maria Marsili, sindaco di Canzano. Modera Ottavia Munari, ricercatrice Fle. Si intende favorire una riflessione sulla presenza femminile nel mondo dell’impresa e delle Istituzioni italiane ed europee alla luce anche degli obiettivi di cui al PNRR in ambito di inclusione e di riduzione del gender gap che pesa con una certa rilevanza nel nostro paese e che ha un significativo costo in termini di PIL e di sviluppo.

Nel terzo evento, che si terrà presso la Sala polifunzionale della Provincia il 12 gennaio, si assisterà alla Lectio Magistralis di Dario Fabbri dal titolo ‘Domino: quale nuovo ordine mondiale‘. Dario Fabbri è un analista geopolitico, saggista e divulgatore italiano. È direttore della rivista ‘Domino’ (edita da Enrico Mentana). Dopo il crollo del muro di Berlino sembra ormai scontata la vittoria della liberal-democrazia. Il mondo, gli stati, le nazioni, i popoli, tutto è unidirezionale verso il modello liberale.