Castrogno, tutto tace. E D’Alberto scrive un’altra volta al ministro Nordio

Dopo l’evasione, gli incidenti e le aggressioni, nessuno si è messo avanti per trovare una soluzione. Eppure in campagna elettorale il sottosegretario Delmastro venne e promise assunzioni di personale TERAMO – Nonostante la rocambolesca fuga da film del detenuto albanese, nonostante i tentativi di appiccare il fuoco alle celle e le ripetute aggressioni ai danni di agenti di polizia penitenziaria, della drammatica situazione del carcere di Castrogno sembra non interessare a nessuno. Spenti i riflettori mediatici nazionali, che hanno sbattuto in prima pagina l’evasione dal penitenziario teramano, tutto è finito…

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