TERAMO Cani (e proprietari) scostumati, strade cittadine del centro storico e non ridotte a tappeti di deiezione canine, angoli di palazzi mangiati dall'acido del bisogni degli animali, zone in cui è possibile transitare a piedi soltanto muniti di maschere antigas: la misura è colma, a Teramo. Divisi tra amore per gli animali e rispetto delle regole di convivenza civile, i cittadini si ritrovano anche a litigare per un richiamo all'ordine. Il caso del signor Gabriele è lampante. . 'Buon giorno ci scrive il cittadino teramano , volevo ringraziare pubblicamente il ragazzo che ieri sera alle 20 circa, portando a spasso al guinzaglio il suo cane di razza Bigle, lo ha fatto pisciare davanti l'ingresso del mio ufficio, sopra i due tappeti presenti. Quando l'ho chiamato per fargli notare ciò che era successo, lui (il ragazzo) ha allargato le braccia. . Se cortesemente mi fa sapere dove abita, cercherò di ricambiare personalmente'. Cosa dire? Soltanto che sarebbe ora di far rispettare l'ordinanza del sindaco che impone ai proprietari dei cani di raccogliere le deiezioni dei propri animali. Cosa che avviene raramente, mentre è consistente il numero dei proprietari che ogni sera o mattina presto accompagnano i fedeli amici dell'uomo 'a fare i bisogni': ciò avviene puntualmente in una strada che non è quella dove loro abitano e soprattutto contro un palazzo che non è il loro. Sperate anche di non essere sfortunati due volte perchè se vi imbattete con uno di loro è molto probabile che, oltre al 'bisogno' del cane, rischierete anche un 'vaffa. . ' o di peggio, nel caso in cui gli farete notare che cos_ non si fa. Ma dov'è finito il famoso vigile ecologico?
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