Grave errore il voto a novembre

L’AQUILA – (Regflash) – La indizione del voto al 30 novembre, afferma il Consigliere Regionale e leader del Movimento per L’Abruzzo Bruno Evangelista, rappresenta una pagina a favore della politica – vecchia e conservatrice- della nostra Regione; certamente ispirata e voluta dal centro destra con qualche alleato esterno, auspicata dal governo nazionale forse per comprensibili valutazioni di colleganza politica, accettata inspiegabilmente dal Partito Democratico. Con questa decisione si è impedito agli Abruzzesi di conoscere, prima del voto, in tutti i suoi aspetti la conclusione della vicenda giudiziaria in corso, e di altre che aspettano ormai soluzioni definitive. Il rischio e naturalmente alto, spiega il Consigliere Evangelista, perché potrebbe accadere che siano rielette persone oggi insospettabili ma domani chissà. Il voto di novembre impedisce per altro la riforma della legge elettorale, infatti, da oggi alla data del voto resta di fatto bloccata l’attività legislativa della Regione per lo svolgersi della campagna elettorale, con buona pace per la soluzione di diversi problemi urgenti a cominciare dalla stabilizzazione dei precari passando per il mancato utilizzo dei bandi comunitari previsti dal piano di sviluppo rurale. Votare a novembre vuol dire far pagare agli Abruzzesi 16 milioni di euro in più in spese elettorali, altrimenti risparmiabili accorpando il voto ad aprile, altri danni del voto in autunno sono l’impossibilità di approvare il bilancio di previsione per il 2009, con evidenti ricadute negative sulla macchina amministrativa regionale. Si tenga presente che votare il 30 novembre, continua il leader del MopA, vuol dire che il nuovo Consiglio Regionale si insedierebbe a metà gennaio, per bloccarsi immediatamente dopo causa la pausa elettorale in vista delle elezioni Provinciali ed Europee. -Tanti aspetti negativi per gli Abruzzesi-, conclude il Consigliere Bruno Evangelista, con il solo vantaggio di avere sì e no un misero mese in più di lavoro consiliare.