Clonavano carte di Poste Pay, rumeni in cella

GIULIANOVA (Teramo) – Erano riusciti a clonare carte di credito Poste Pay attraverso il famigerato trucco del "pishing" via Internet, per un ammontare che risulta ancora da stabilire. Ma per i carabinieri del nucleo operativo della compagnai di Giulianova, diretti dal luogotenente Antonio Longo, i due rumeni Costantin Ciulacu, 27 anni, e Andreai Grados Udrea (26), arrestati a Martinsicuro, erano organizzatissimi ed esperti telematici. Lo testimoniano i materiali rinvenuti nella loro camera d’albergo dove i militari hanno effettuato la perquisizioni, rinvenendo strumenti per la contraffazione di documenti d’identità, tessere bancomat e Poste Pay, nonchè un computer portatile con una interessante lista di numerosissimi numeri di carte Poste Pay con relativi codici segreti, password e intestatari. Secondo i militari, che avevano raccolto decine e decine di denunce, soprattutto dal nord-Italia, di persone che avevano subito clonazioni di carte di credito e indebiti prelievi sui conti correnti personali, il meccanismo della frode telematica è quello del "pishing" sui siti clone di Poste Italiane, dove i clienti vengono invitati a riformulare, attraverso un percorso via web sui un sistema di server collegati e illegali, tutti i parametri dei propri conti correnti, da codici a password. I due rumeni sono stati rinchiusi nel carcere di Castrogno a disposizione del magistrato.