Vasco trascina la folla, Teramo supera il test

TERAMO – Vasco Rossi ha incantato la folla e Teramo ha superato il test. Alla fine, considerato il bilancio, si può dire che ben vengano questi eventi se Teramo può assaporare l’aria della vita da grande città. Lo stadio di Piano d’Accio concepito com’è, urbanisticamente parlamente, non poteva non superare la prova."image" Ha retto l’ondata dei 20.000, un’ondata fatta di giovani e giovanissimi che hanno invaso il prato sotto il palco e le gradinate di curve e tribune in ogni ordine di posto, bevendo, ballando, cantando anche ubriacandosi ma alla fine divertendosi. Il concerto data zero del tour autunnale di Vasco Rossi è stato questo: due ore e mezza di musica, 30 brani che hanno stimolato il pubblico e appassionato. Il servizio di sicurezza delle forze dell’ordine perfetto: nesuna sbavatura e chi è venuto al concerto per dare noia ha trovato pane per i suoi denti. E’ il caso di un giovane di Pineto che, ubriaco, ha pensato di ingaggiare con i poliziotti all’ingresso un match di puglilato: un agente è rimasto ferito, ma lui non ha seguito il concerto, rinchiuso in cella di sicurezza, arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Non è andata meglio a un giovane spettatore, colpito in testa da un bottiglia di vetro (ma che ci faceva dentro lo stadio?): tempia spaccata, soccorsi immediati e grande lavoro per il posto medico avanzato allestito all’ingresso delle tribuna coperta. I volontari del soccorso della Croce rossa e quelli della protezione civile sono stati quelli che hanno avuto più da fare: molti i malori di giovanissimi che avevano ecceduto con l’alcol ma nessun caso serio. Piuttosto, la sicurezza interna dell’organizzazione, oltre a qualche scaramuccia di troppo con il pubblico, nonostante l’aria di intransigenza si è fatta "buicare" clamorosamente da una giovane che è riuscita a salire sul palco, abbracciare e baciare Vasco e con lui danzare per qualche istante prima di essere strappata dai body-guard. Non è stato il solo fuori programma della serata, perchè siul palco è arrivato anche un… reggiseno, lanciato da una fan e raccolto da Vasco che l’ha roteato in aria prima di lanciarlo alla sua band. Alla fine è stato lo stesso rocker a voler imitare la sconosciuta spettatrice, perchè ha fatto dono al pubblico in delirio del berretto, della felpa e della immancabile maglietta nera. Insomma, Vasco ha fatto il pieno, Teramo ha superato la prova. Questo concerto è sicuramente servito per farsi conoscere al grande pubblico e farsi identificare… geograficamente: da adesso anche Vasco saprà che Teramo non è in Molise e i venditori di gadget all’esterno dello stadio ricicleranno alttove le magliette con la scritta: Vasco a Termoli…