La farsa di Sant’Egidio: porte chiuse anche per la stampa

SANT’EGIDIO – E’ stato negato l’accesso anche ai giornalisti per assistere alla partita tra Santegidiese e Civitanovese, gara unica di semifinale playoff del girone F del campionato di serie D: su disposizione del prefetto di Teramo la gara doveva essere disputata a porte chiuse. I cronisti, rappresentanti di testate regionali abruzzesi e marchigiane (Il Tempo, Il Centro, Il Messaggero, Radio Delta 1, Tv 6), sono stati bloccati all’ingresso dello stadio di Sant’Egidio alla Vibrata nonostante fossero stati accreditati in precedenza per assistere alla partita: i giornalisti sono riusciti solo a farsi raccontare da qualche addetto allo stadio i momenti salienti della gara, che è finita con il risultato di 5-3 per i padroni di casa (primo tempo 3-2). "Uno spettacolo senza pubblico non può più definirsi tale – ha commentato duramente il presidente dell’Ordine dei
giornalisti abruzzese, Stefano Pallotta – ma addirittura senza la stampa che possa raccontarlo diventa un fatto privatistico. Le garanzie circa l’esito del risultato sono affidate alla sola
verbalizzazione arbitrale". "Ciò potrebbe non bastare alla pubblica opinione – ha concluso – che è l’elemento di riferimento per tutti in una società democratica". La partita era già nata tra le polemiche per i ritardi autorizzativi alla trasmissione televisiva in diretta, poi giunta.