San Stefar, Ruffini alla Regione: «Pagate almeno un acconto»

TERAMO – E’ drammatica la situazione dei circa 400 dipendenti della San Stefar, da 17 mesi senza stipendio. E il consigliere regionale del Partito democratico, Claudio Ruffini, interviene con un appello all’assessore regionale alla sanità, Lanfranco Venturoni e ai direttori generali delle 4 Asl, affinchè paghino almeno un acconto per le prestazioni erogate dalla cooperativa di assistenza e riabilitazione. «Dal 24 maggio 2010 – scrive Ruffini -, data di subentro della curatela fallimentare, è possibile pagare le fatture al San Stefar per le prestazioni erogate ed invece non viene fatto. E’ vero che le Asl hanno 90 giorni per pagare, ma la situazione è così critica che un acconto offre la possibilità ai lavoratori di respirare e ritrovare la forza per guardare al futuro». Pagare un acconto ed effettuare successivamente le dovute verifiche per l’appropriatezza delle prestazioni permetterebbe secondo Ruffini di ridare fiato e speranza alle famiglie ed ai lavoratori della San Stefar, esasperati e senza un soldo in tasca. «Siamo difronte ad una grave situazione sociale che la politica e le istituzioni devono affrontare – aggiunge Ruffini -. Sul futuro  gestionale di San Stefar e sull’ipotesi di acquisizione da parte dei privati, alta deve essere l’attenzione perchè ci sia trasparenza nelle procedure e vengano garantiti sia le prestazioni che i livelli occupazionali. La sanità privata convenzionata – conclude il consigliere regionale Pd – resta un impresa che produce
utili e certezze negli utili, quindi fa a gola a tantissimi».