Teatro Romano, le pietre restano lì

TERAMO – Allargare l’area di cantiere per evitare lo spostamento delle antiche pietre al di fuori dello stesso. E’ la conclusione alla quale si è giunti al termine del lungo pomeriggio interamente dedicato alla discussione sui lavori nel Teatro Romano, e dopo un ulteriore sopralluogo effettuato dal sindaco Maurizio Brucchi e dai tecnici della Soprintendenza. Una decisione stabilita dopo quattro ore di confronto, articolate in due diversi incontri, convocati dal sindaco Maurizio Brucchi nell’aula consiliare del Municipio, ai quali hanno partecipato, vertici e funzionari della Sovrintendenza Regionale ai Beni Culturali e Archeologici, la ditta che sta eseguendo i lavori al Teatro Romano e, in uno dei due, i capigruppo consiliari di maggioranza e opposizione e successivamente rappresentanti dell’associazione Teramo Nostra. Scopo degli incontri, è stato di colmare un deficit di comunicazione ed illustrare in modo particolareggiato, modalità e finalità dei lavori in corso presso l’antico monumento cittadino. La conclusione che rende ragione della diversità di posizioni relative allo spostamento delle antiche pietre ma anche di una comune visione sulla necessità di procedere alla riqualificazione dell’antico monumento. Andrea Pessina, sovrintendente regionale, ha ribadito che i lavori in fase di effettuazione sono propedeutici al recupero complessivo e definitivo del monumento e “finalizzati a ridurre la distanza tra cittadini e Teatro Romano”. I lavori – ha proseguito – sono possibili grazie al recupero in extremis di un finanziamento CIPE che altrimenti sarebbe andato perduto ma non sono da considerare in alcun modo come anticipatori di una decisione finale e definitiva sul recupero del monumento, che ancora deve essere presa. Apprezzamento è stato rivolto al sindaco dai capigruppo consiliari per l’atteggiamento avuto: “per la prima volta nella annosa storia del monumento ha chiamato alla condivisione della problematica le rappresentanze consiliari”. Sulla questione delle antiche pietre, che inizialmente era previsto venissero spostate nell’area archeologica di Ponte Messato, si è incentrato l’incontro con l’associazione Teramo Nostra. Durante la discussione è emersa la proposta dell’allargamento dell’area di cantiere, verificata e subito accolta dai tecnici e dal sindaco che ha mostrato la disponibilità, nella fase di verifica e catalogazione delle pietre, a far intervenire due esperti designati da Teramo Nostra. “Sono compiaciuto dell’esito delle riunioni e soddisfatto dell’incontro con i gruppi consiliari, svoltosi in un clima di reale e fattiva collaborazione – ha dichiarato il sindaco Maurizio Brucchi – ritengo che esso apra la strada ad un dibattito serio e attento sul futuro del Teatro Romano, nel quale coinvolgeremo anche la città. Circa le istanze di Teramo Nostra credo di aver ancora una volta dimostrato la sensibilità dell’amministrazione comunale nell’ascoltare tutti i cittadini e tutte le associazioni, ma ribadisco che questo deve avvenire nel rispetto di tutte le posizioni e di tutte le scelte”.