Abruzzesi… sì, ma per gioco

TERAMO – Nascono le prime carte da gioco abruzzesi. L’idea particolarissima è nata dal Comitato organizzatore “Mostre ceramiche antiche e moderne” presieduto dall’onorevole Antonio Tancredi che ha voluto colmare una lacuna della regione proponendo la realizzazione di un mazzo di carte inedito ispirato alla cultura iconografica regionale. Ed è così che sulla scia delle classiche "Napoletane" nascono le "Abruzzesi" confortate anche dall’aiuto della coincidenza dei numeri: quattro le province d’Abruzzo, quattro i “semi” di Bastoni, Coppe, Denari, Spade, la cui corrispondenza si è ottenuta “accoppiando” ciascun seme a una città, con un proprio “motto”. I Denari sono dedicati all’Aquila, città capoluogo della Regione, il cui stemma (Immota Manet, con il monogramma federiciano PHS) campeggia nell’Asso: l’aquila sovrasta la “Bolla d’oro” di Federico II, a sua volta rappresentato nel Re di denari, mentre gli altri “ori” raffigurano la presentosa a due cuori, tipico gioiello abruzzese. A Teramo e alla ceramica di Castelli sono dedicate le Coppe. Sull’Asso è rappresentato un paesaggio tipico di quell’arte maiolicara, mentre nel Quattro di Coppe è riportato il motto “A lo parlare agi mesura” tratto dal cartiglio dello stemma quattrocentesco che evoca un episodio della storia della città. Le spade sono a Chieti: l’Asso è ispirato alla spada del Guerriero di Capestrano (scultura italica nel Museo Archeologico del capoluogo), mentre il motto “Ferrum est quod amat", trascritto nella fascia che lega il Due di Spade, è d’ispirazione dannunziana. I Bastoni sono a Pescara: l’“Audere Semper" dannunziano è inserito nell’Asso. Il progetto è piaciuto particolarmente alla Dal Negro che ha voluto inserire nel proprio catalogo le carte dopo aver valutato la qualità artistica e la validità del progetto culturale. Del comitato promotore fanno parte, oltre al presidente Tancredi, Siriano Cordoni, Alessandro Maria Caccia, Roberto Profeta, Piero Marcattilii, Pietro Nardini, Concezio Di Flavio e Giovanni Giacomini. Per l’elaborazione della variante abruzzese delle Napoletane è stato scelto Lionello Recchia, incisore presso l’istituto Poligrafico Zecca dello Stato. Le carte saranno in distribuzione entro Natale nelle edicole e nei giorni successivi in tutte le tabaccherie e negozi che vendono carte da gioco. Il prezzo oscillerà più o meno come le normali carte, dai 5 euro e 50 centesimi ai 6 euro e 60.