Coldiretti ammonisce contro il fotovoltaico selvaggio

TERAMO – Il boom degli impianti fotovoltaici è sotto l’attenzione della Coldiretti di Teramo, preoccupata per l’eventuale uso improprio dei terreni che, nonostante fertili, possano essere affittati per l’installazione di pannelli a danno dell’attività agricola e delo sviluppo sostenibile del territorio. La Coldiretti insomma dice sì «ai piccoli impianti fotovoltaici connessi alle attività agricole, ma occorre riflettere sulla diffusione di impianti di potenza superiore a 250/300 kilowattore per scongiurare speculazioni e deturpazioni del paesaggio». In provincia di Teramo, secondo i dati della GSE aggiornati a  gennaio di quest’anno, riferisce la Coldiretti, gli impianti in esercizio ai sensi del Conto Energia,  ammontano a 830 per una potenza di 19.527 kw. «Un’ampia fetta di questi – fa notare Coldiretti – riguarda impianti non integrati, ovvero  installati a terra. Soprattutto a seguito della sfavorevole congiuntura  economica che si è ripercossa inevitabilmente anche nel comparto agricolo,  molte aziende stanno infatti scegliendo di affittare ad investitori non  abruzzesi ampie aree rurali per l’installazione di centrali fotovoltaiche. «Siamo favorevoli all’installazione dei pannelli fotovoltaici a terra, soprattutto quando questi producono reddito per l’impresa agricola quale attività connessa a quella primaria». Coldiretti, dunque, sensibilizza le Istituzioni affinché siano adottate le giuste misure normative nell’ambito di una pianificazione che integri la diffusione del fotovoltaico con la valutazione delle aree ad esso destinate con l’obiettivo finale di salvaguardarne la compatibilità con il sistema produttivo locale. Coldiretti ricorda infine che l’accesso agli incentivi statali, trascorso un anno dall’entrata in vigore del decreto legislativo sulle fonti rinnovabili approvato dall’ultimo Consiglio dei  Ministri, è consentito a condizione che la potenza nominale dell’impianto non sia superiore a 1 megawatt, che il rapporto tra potenza nominale dell’impianto e la superficie del terreno nella disponibilità del proponente non sia superiore a 50 kilowatt per ogni ettaro di terreno.