Catarra si scusa con gli utenti del Centro per l'impiego

TERAMO – Caos al centro per l’impiego: il presidente Valter Catarra ha incontrato gli utenti e ha chiesto scusa per i disservizi nella struttura dove, come ogni anno, il 2 luglio, si recano gli insegnanti precari per la certificazione dello stato di disoccupazione. “Una circostanza inqualificabile visto che, come mi hanno spiegato gli stessi utenti, questo problema si verifica puntualmente ogni anno – dichiara il presidente Catarra che aggiunge: “oltre al mancato accordo con i sindacati su Teramo Lavoro, che certamente ha influito sul disordine organizzativo, al Centro per l’impiego mancavano due dipendenti assenti per giustificato motivo. Una situazione, quindi, ampiamente prevedibile e che andava affrontata con puntuali disposizioni dirigenziali. Agli utenti va comunque garantita accoglienza e nei dovuti modi, anche la maniera con la quale si spiegano le circostanze, in questi momenti, è determinante. Tutto questo è venuto a mancare e si poteva evitare ma certo non si ripeterà mai più”. Intanto dopo la fumata nera delle trattative fra Teramo Lavoro e i sindacati, questo pomeriggio alle 15 il presidente Catarra incontrerà i dipendenti della società in house. “I sindacati ci chiedono impegni che per legge, ora, non possiamo assumere per due ordini di motivi – afferma il presidente Catarra – se non approviamo il bilancio, l’11 luglio, gli impegni che ci chiedono sarebbero carta straccia perché non c’è la copertura finanziaria, allo stesso modo Teramo Lavoro, società pubblica sottoposta a tutti i vincoli dettati dalla legge, non può garantire oggi una proroga per 12 mesi. Si ripeterebbe quello che è accaduto due anni fa quando l’amministrazione D’Agostino e i sindacati sottoscrissero un accordo per la stabilizzazione che poi si è rivelato totalmente inutile perché inapplicabile. Mi sono dichiarato disponibile e mettere nero su bianco l’impegno dell’ente a garantire la prosecuzione dell’esperienza di Teramo Lavoro ma anche questo non è bastato. In questa situazione di incertezza, però, né i lavoratori, né i cittadini fruitori dei servizi, possono rimanare con il cerino in mano. Ho dato disposizione ai dirigenti affinchè sia garantita la continuità di tutti i servizi e anche Teramo Lavoro si è impegnata in questo senso e mi auguro che da subito vi sia un assunzione di responsabilità da parte di tutti per superare posizioni difficilmente comprensibili considerato che, a dimostrazione, della nostra volontà abbiamo messo in bilancio tutte le somme necessarie a copertura delle spese contrattuali”. Teramo Lavoro ha chiesto ai sindacati un accordo “tecnico richiesto dalle vigenti disposizioni di legislative e contrattuali” per garantire la prosecuzione dei contratti in attesa della possibilità “amministrativa” di approvare piani di più lunga durata. A questo scopo il presidente Catarra aveva garantito un incontro subito dopo l’approvazione del bilanci”. “Chiedere impegni formali su piani a 12 mesi o 24 mesi, ora, sapendo che non è possibile sottoscriverli mi pare del tutto irragionevole e certo non utile per i dipendenti. Del resto – conclude Catarra – alla Teramo Lavoro sono impiegati decine di esperti delle materie contrattuali e non ho dubbi che possano facilmente verificare la buona fede delle nostre posizioni”.