La Cna attacca Chiodi

PESCARA – “E’ grave che l’Abruzzo sia stato escluso dal Piano nazionale per il sud approvato dal Cipe il 3 agosto scorso”. Questo il grido d’allarme lanciato da Cna Abruzzo. “L’esclusione suona ancor più grave – continua una nota diffusa oggi – alla luce dell’esistenza di un documento (“L’atto aggiuntivo all’intesa generale quadro tra Governo e Regione Abruzzo”) sottoscritto il 28 maggio del 2009 a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente della Regione Gianni Chiodi”. La Cna ricorda che quel documento conteneva un elenco ampio e particolareggiato delle opere di carattere infrastrutturale (per le vie di grande comunicazione, per l’assetto dei porti, per lo sviluppo dell’aeroporto, per la tutela del territorio dal rischio idrogeologico) per un importo di circa sei  miliardi di euro: “Nessuna delle opere indicate ha trovato possibilità di finanziamento – rincara la Cna – in una delibera che, pure, si è rivelata “generosa” di finanziamenti verso le altre regioni del Sud. Nessuna delle opere che riguardano l’Abruzzo descritte nel documento del 2009 è stata ritenuta meritevole di finanziamento dal Cipe, che invece ha giudicato degne di attenzione e di “rilievo nazionale”, pescando qua e là nel lungo elenco delle opere finanziate, arterie come la “Strada Mirto-Crosia Longobucco” in Calabria, il primo lotto della Termoli-San Vittore in Molise, o la variante di Brienza sulla Tito-Brienza in Basilicata”. Le parti sociali che hanno sottoscritto il patto hanno deciso di “autoconvocarsi” a Roma per sollecitare quell’incontro con il Governo da sempre messo in cima all’agenda dell’intesa.