Rifiuti, in Vibrata l'imperativo è ridurre i costi

NERETO – «Non può costare più un quintale di spazzatura che uno di grano»: con questo slogan il presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata, Alberto Pompizi, ha lanciato la campagna di riduzione dei costi del servizio dei rifiuti in Val Vibrata: «Per farlo dobbiamo usare tutte le strutture che abbiamo. Con il riaccredito di 1,4 milioni di euro della Regione miglioreremo il serviizio di raccolta sul territorio: un servizio che tiene il mercato, che sta realmente riducendo la spesa della Tarsu per i cittadini ed i Comuni. E’ con vero orgoglio che vantiamo il nostro servizio di vallata, che ha il record della raccolta differenziata con oltre il 57% e non ha bilanci a debito. E il costo dei rifiuti scende continuamente: ad oggi è di 150 euro a tonnellata per l’umido e di 165 euro per il secco, mentre in altre realtà teramane costa ben 230 euro». Pompizi ha anche annunciato ai sindaci dell’Unione dei comuni riuniti nella sala Allende di Nereto, che chiederà «un piano industriale mirato alla ottimizzazione ed al contenimento dei costi della gestione del ciclo dei rifiuti nell’area della Val Vibrata». Il sindaco di Torano, Dino Pepe, ha chiesto inoltre la convocazione di un Consiglio straordinario sui rifiuti, mentre il primo cittadino di Controguerra, Mauro Scarpantonio, ha anticipato che presenterà una mozione sempre sullo stesso argomento: «Serve la programmazione per il giusto utilizzo degli impianti – ha detto Scarpantonio -, altrimenti siamo sempre in emergenza. Oggi abbiamo una riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti: è un risultato importante. Non possiamo pensare che nel nostro territorio ci sia un solo impianto, peraltro, privato (nel Comune di Ancarano, ndr)».