Atri, il Comune aderisce a un comitato per la difesa dei piccoli ospedali

TERAMO – In difesa dell’ospedale di Atri, il Comune di Pineto si appella nuovamente al Tar e aderisce al comitato nazionale “Articolo 32” nato dall’esigenza di mettere in comunicazione quanti si impegnano nella battaglia contro la chiusura dei piccoli ospedali e che intende raccogliere contributi (documentari, studi, riferimenti normativi, articoli di stampa, documenti) per l’analisi di un fenomeno che riguarda centinaia di comuni in tutta Italia. È quanto deciso nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, che si è tenuto lo scorso 2 aprile e durante il quale maggioranza e opposizione si sono trovati d’accordo nell’intraprendere azioni in difesa del San Liberatore di Atri. “Abbiamo il dovere di difendere il diritto alla salute dei cittadini pinetesi e dei turisti che soggiornano nel nostro territorio – è il commento del sindaco Luciano Monticelli –. Per questo intendiamo appellarci al governo, alle regioni, alle amministrazioni locali, alle associazioni perché contribuiscano alla ricerca di soluzioni efficaci contro una riconversione dei presidi delle zone interne dettata solo da criteri finanziari”. “L’esperienza delle regioni commissariate – continua Monticelli – ci ha dimostrato che si tratta di una decisione che non sempre corrisponde al miglioramento della qualità dei servizi. Per questo, torneremo di nuovo ad appellarci al Tar contro il nuovo atto aziendale e ci batteremo con ogni strumento per evitare la chiusura del San Liberatore”.A questo riguardo è prevista a Pineto la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc. L’assise cittadina nel frattempo ha approvato il "documento base" redatto dal comitato nazionale, con il quale si sollecitano i Ministeri e la Conferenza Stato-Regioni all’adozione di misure che non aggravino ulteriormente il quadro attuale.