Udc: lo strappo resta, ma i "dissidenti" sostengono il Bilancio

TERAMO – Non ha trovato ancora una soluzione politica lo strappo in seno all’Udc dopo la sfiducia manifestata dal gruppo consiliare nei confronti del vice-sindaco Alfonso Di Sabatino Martina. E’ quanto ribadito anche oggi durante il Consiglio comunale convocato su alcuni assestamenti di Bilancio dai consiglieri Marcello Procacci e Domenico Sbraccia che però hanno voluto garantire l’appoggio alla maggioranza nel momento delle dichiarazioni di voto. Questo è stata la presa di posizione ufficiale: «Premesso che le nostre posizioni rimangono ferme e invariate rispetto a quanto dichiarato il 31 luglio scorso (quando fu dichiara ta la sfiducia, ndr), vista l’eccezionalità degli argomenti all’ordine del giorno, tra i quali l’importane provvedimento della "verifica degli equilibri di Bilancio", oggi siamo qui esclusivamente per un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e di dovere relativamente al ruolo politico-amministrativo che ci hanno affidato. Contemporaneamente auspichiamo un coinvolgimento diretto nell’immediata istituzione di un tavolo politico tra tutte le forze di maggioranza per una trattazione del caso che miri ad un definitiva risoluzione con il riequilibrio dei ruoli politici evitando l’insorgere e il prevalere di soluzioni personalistiche». Dunque nulla di nuovo, le posizioni restano distanti, ma i tempi di una soluzione sono brevi visto che il sindaco ha dichiarato che il tavolo politico per trovare una quadratura è stato già conocato per la prossima settimana e vedra tutte le forze della coalizione: Pdl, liste civiche, e Udc appunto. La variazione di Bilancio, su cui è pesata gravemente il venir meno di 400mila euro dirottati dalle manutenzioni all’emergenza neve, è stata approvata senza particolari intoppi e il sindaco ha voluto fare il suo plauso all’amministrazione e a varii settori per la misura con cui è stato affrontata una situazione economicamente difficile. «Tutti hanno fatto sacrifici- ha detto il sindaco Brucchi- ma fa rabbia vedere che così come noi riduciamo all’osso le spese di rappresentanza, tanto che siamo andati a Memmingen di tasca nostra, assistiamo a esempi meno edificanti della poltica come gli scandali romani offerti dai vari Fiorito, ribattezzato "Batman"che hanno coinvolto l’intero Pdl e che mortificano i nostri sforzi quotidianamente».