Cinque anni di crisi visti dai commercialisti: «Non siamo amici degli evasori»

TERAMO – Un bilancio di sofferenza ma anche di vitalità quello tracciato dal presidente dell’Ordine dei Commercialisti, Luigi Montironi, intervenuto nel corso di una conferenza stampa per fare il punto dell’ultimo quinquennio, segnato dai fallimenti di numerose aziende, dai ritardi nella riscossione dei crediti, e da una fragilità delle banche del territorio culminata con il commissariamento della Tercas. "Un danno per il territorio – ha commentato il presidente dell’Ordine a proposito della Tercas – ma che ritengo si possa superare. La maggiore preoccupazione avvertita dagli operatori è che la proprietà dei due maggiori istituti di credito del territorio resti a Teramo. Così come preoccupa anche il riordino delle Province e il taglio dei servizi connesso a questa operazione. La categoria risente di tutto cio che accade – ha scpiegato Montironi – il fatturato si è ridotto intorno al 20-30%, i tempi di pagamento si sono dilatati, in compenso sono aumentati vertiginosamente gli adempimenti fiscali. Come l’Imu. Dispiace che il nostro lavoro non viene visto come un’attività al servizio della collettività, ma veniamo percepiti come gli amici degli evasori". Commercialisti e ragionieri, hanno tuttavia messo in campo una serie di attività a sostegno dei clienti: Montironi ha ricordato gli accordi con Equitalia e con l’Agenzia delle Entrate ma anche i seminari organizzati con l’Università, il Tribunale e l’Ance. Un fermento che si evince anche dai numerosi giovani che si avviano alla professione anche se, come rilevato dal presidente, non ci sono gli sbocchi adeguati per un territorio piccolo come Teramo che vede un numero eccessivo di avvocati e commercialisti. L’ordine teramano ha 736 iscritti di cui il 40% ha meno di 40 anni e le donne rappresentano il 20%. "A questi giovani colleghi cerchiamo di venire incontro ache con la riduzione della quota di iscrizione per i primi 5 anni". Montironi ha poi annunciato che lascerà presto la guida dell’Ordine dopo 15 anni. L’avvicendamento è dovuto alla scadenza del suo mandato. Il rinnovo dei vertici del Consiglio avverrà il 15 e 16 novembre.