Biblioteca Delfico: «Trasferire le competenze alla Regione»

TERAMO – Bilblioteca Delfico, il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini sollecita il passaggio di competenze alla Regione e alla vigilia del consiglio regionale di domani in cui verrà discussa una risoluzione del Pd sulle situazione delle biblioteche provinciali (condivisa sia dal capogruppo del Pdl Venturoni, sia dagli altri gruppi consiliari) chiede un “patto culturale” per Teramo. Il documento prevede che le funzioni ed il patrimonio delle quattro biblioteche provinciali (L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti) vengano trasferite alla regione Abruzzo. Ruffini si rivolge al presidente Chiodi ed alla sua maggioranza affinchè si rendano conto dell’importanza di queste istituzioni culturali. “Le biblioteche sono istituzioni che rischiano di morire assieme alle province oppure di finire nelle competenze dei comuni di riferimento che di certo non riusciranno a garantire servizi e risorse attuali per le note condizioni dei bilanci ormai strozzati dai tagli del Governo – dice Ruffini -. Questi luoghi pieni di memoria della nostra cultura vanno tutelati dalle istituzioni. Basti pensare a cosa rappresenta per Teramo e l’Abruzzo a straordinaria disponibilità ed offerta culturale delle nostra Biblioteca Delfico”. Ruffini snocciola le cifre: 260mila volumi, oltre 15.000 manoscritti articolati in vari fondi e raccolte, 100 mila fotografie, 5.600 periodici tra correnti e cessati (di cui mille abruzzesi), 4000 vhs, 2000 dvd e oltre 10mila cartoline. “Ma la Delfico – aggiunge Ruffini – è la custode di molte importanti donazioni come quelle della stessa famiglia Dèlfico oppure di altre famiglie teramane (Palma, Palombieri, Manetta, Milli, Pannella, Muzii, Ventili, Rosati, Rubini, Mancini, Marcozzi) che secondo una consuetudine tuttora viva, hanno dimostrato il segno di un’attenzione e di una tradizione civile capace nel tempo di consolidare il legame fra la società teramana e la sua Biblioteca”. Secondo l’esponente del Pd è indispensabile approvare la risoluzione in Consiglio regionale ed evitare che le biblioteche restino in mano alle esigue casse dei comuni capoluoghi di provincia. “Bisogna inoltre rilanciare l’idea di un polo culturale teramano che parta ad esempio dalla collaborazione tra le università  dell’Aquila e di Teramo e  che possa anche condurre alla creazione di un polo universitario di alta eccellenza che offra qualità formativa. Da qui, dalle università e dalla conservazione del ruolo della biblioteca Delfico, deve partire  l’idea di un “Patto Culturale” per Teramo che coinvolga tutti: istituzioni politiche e culturali, università, studenti, rappresentanti del mondo delle categorie e dei sindacati. In questo luogo credo che si debba discutere del rilancio culturale della nostra Provincia e del nostro patrimonio storico”.