TERAMO – Torna la tensione in corso San Giorgio per contrapposizioni politiche estremiste. La scintilla che stavolta é tornata a mettere di fronte Forza Nuova e Antifascisti è stato un presidio dei primi autorizzato dalla questura in piazza Cellini alle spalle del teatro Comunale: verso le 18 un gruppo di una trentina di esponenti di Forza Nuova ha organizzato un banchetto di protesta contro la Legge 205, la cosiddetta legge Mancino del 1993 che vieta l’esposizione e l’utilizzo di simbologie estremiste quali la croce celtica. Il motivo della protesta è la recente iscrizione sul registro degli indagati di una decina di esponenti di destra per aver esposto il simbolo nel corso della presentazione del libro "Acca Larenzia, quello che non è stato mai detto", il 30 settembre dello scorso anno a Teramo. Il presidio è diventato ben presto bersaglio del gruppo antagonista di sinistra che ha inveito con cori e slogan e canzoni della Resistenza, con i due gruppi ben separati da contingenti del Reparto Celere e del Gruppo mobile dei Carabinieri in assetti antisommossa che hanno isolato nei pressi del Comunale il gruppo di Forza nuova e sul corso quello opposto. Sono stati come di consueto momenti di grande tensione ma per fortuna senza contatto o conseguenze fisiche; di fatto ne ha risentito piu il ‘passeggio’ del sabato e il traffico pIuttosto che l’ordine pubblico.
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