TERAMO – Picchiate, lasciate senza mezzi di sostentamento, condotte e vivere prima in una casa diroccata poi in una roulotte fatiscente, madre e figlia di nazionalità ucraina, entrambe con un bambino, sono state salvate dalla segnalazione dei servizi sociali ed il successivo intervento della squadra mobile di Teramo che ha arrestato il loro aguzzino per violenza sessuale aggravata, maltrattamenti e violenza privata. L’arrestato è S.A. un marocchino quarantenne, irregolare e senza lavoro, compagno della donna più grande, con la quale aveva avuto un figlio. La situazione è precipitata quando la ragazza più giovane, per motivi lavorativi, ha deciso di raggiungere la madre in Italia, a Cologna spiaggia. Da allora, da parte del compagno di quest’ultima, violenze sessuali sulla più giovane e attenzioni morbose che lo hanno spinto a non farla mai uscire, per non dover rinunciare alla sua compagnia. Per lei, persa la possibilità di lavoro che l’aveva portata in Italia, tre gravidanze frutto delle violenze (di cui due interrotte), tutto tenuto nascosto alla madre: l’uomo le aveva imposto il silenzio con la minaccia di farla rimpatriare. Le due donne ed i minori sono stati affidati ad una casa-famiglia. L’uomo si trova ora nel carcere di Teramo.
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