Chiodi: «Gli hospice la nostra risposta di civiltà contro il dolore»

TERAMO – «Una delle mie priorità da Commissario ad acta per la sanità è stata realizzare gli hospice, dopo il ritardo accumulato dall’Abruzzo in tema di terapie del dolore e cure palliative»: lo ricorda il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, annunciando la partecipazione dell’ente, in collaborazione con le Asl, all’undicesima "Giornata nazionale del sollievo", campagna nazionale del Ministero della salute prevista domenica prossima, 26 maggio, nelle piazze italiane. "Mai più soli nel dolore" è lo slogan della celebrazione, che a Teramo vedrà impegnato in piazza Martiri della Libertà, il personale Asl degli ambulatori di terapia del dolore che erogano non solo servizi antalgici ma anche un prezioso ruolo di consulenza ed assistenza. «Siamo partiti prima con l’hospice di Lanciano e poi con il Buganville di Pescara. Tra qualche mese saranno inaugurati quello di Torrevecchia Teatina (Chieti) e Teramo ed entro fine anno quello dell’Aquila – annuncia Chiodi -. In questo modo daremo una risposta di civiltà e di grande umanità oltre che di sanità, perché il sollievo non è solamente desiderabile, ma anche possibile allo stato attuale della medicina e diventa un dovere della comunità assicurarlo a tutti». In occasione della manifestazione di domenica saranno allestiti, nelle piazze principali dei quattro capoluoghi di provincia, appositi punti informativi dove sarà possibile ottenere da operatori sanitari e volontari informazioni sui diritti e sulle terapie di contrasto al dolore. Sarà anche proiettato un video esplicativo dei servizi offerti da ciascuna Asl (accessibile su Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/WebtvRegioneAbruzzo). La terapia del dolore viene somministrata in Abruzzo, oltre che negli hospice, attraverso le Reti della terapia del dolore e delle cure palliative finalizzate a garantire ai pazienti risposte assistenziali uniformi sul territorio regionale. «L’assistenza domiciliare è un’ottima risposta – conclude Chiodi -, in queste occasioni il paziente può stare in un ambiente conosciuto e trarne benefici psicologici notevoli. La Regione ha attivato un sistema di assistenza domiciliare qualificato: nel 2011 sono stati 17mila i pazienti assistiti. Il nostro obiettivo è un ulteriore potenziamento, ma si deve tener conto che ci eravamo posti degli obiettivi con il sistema sanitario nazionale e che questi sono stati da noi rispettati, ottenendo anche una premialità».