Elezioni, Pd: Cavallari ritira la candidatura a sindaco e si dimette

TERAMO – Non sarà Giovanni Cavallari il candidato sindaco del Pd, che ha ufficializzato oggi il suo passo indietro con una nota in cui ha annunciato anche le dimissioni da consigliere comunale. Un dietrofront che Cavallari ha motivato con ragioni personali e lavorative ma non ha lesinato anche una sottolineatura polemica contro quella mancata convergenza che forse il capogruppo avrebbe auspicato. Questo il passaggio della suo comunicato in cui spiega le ragioni: “Dopo attenta riflessione, che ha riguardato la sfera politica ma anche quella strettamente personale, familiare e lavorativa – ha scritto Cavallari in un comunicato – ho deciso di non accettare la candidatura alle primarie del centrosinistra per la scelta del futuro candidato Sindaco di Teramo nelle prossime elezioni amministrative. La mia idea era quella che il Pd si potesse presentare alle elezioni con una coalizione di forze politiche di chiara espressione di centro sinistra, ma nel corso dei mesi questo si è rivelato sempre più difficile. Sicuramente gli ultimi riposizionamenti amplificano in modo ancora maggiore la distanza tra la mia visione e ciò che la politica ci offre. Ringrazio il Pd e tutti coloro, che avevano dimostrato e continuano a dimostrare apprezzamento ancora oggi per un progetto che mi vedesse candidato della coalizione di centrosinistra per Teramo. Ciò nonostante sono costretto a negare la mia disponibilità”. “Coerentemente con la mia scelta, annuncio le mie dimissioni da Consigliere Comunale in modo da fare spazio ai giovani e a chi saprà certamente condurre al meglio le dure battaglie che attendono l’opposizione durante gli ultimi mesi di consiliatura”. A prendere il posto di Cavallari sarà Berardo Nardi, primo dei non eletti, consigliere comunale già in passato e ingegnere del Ruzzo. Sciolto il nodo di Cavallari, il Pd si riunirà stasera in un coordinamento provinciale chiamato a fare la quadra sulle candidature. Il segretario provinciale Minosse, ha confermato che le ipotesi ruotano su due o tre nomi ma non si è sbottonato se non per “sconfessare” i nomi circolati nei giorni scorsi. “Per rispetto agli organi di partito non posso sciogliere il riserbo – ha detto Minosse – ma entro pochissimi giorni il Pd avrà il suo candidato. Grande rispetto va comunque alla scelta Giovanni Cavallari, una delle facce pulite a disposizione di questo partito”