TERAMO – Da oltre un anno convive con la tremenda condanna della Sindrome laterale amiotrofica (Sla) e con l’indifferenza dell’Ater, che non interviene ad esaudire la sua richiesta, che è quella di altri condomini invalidi dello stesso palazzo, di installare un ascensore. La vicenda di Liliana Serafini adesso diventa ancor più ‘rumorosa’ per via della protesta che da domani, in coincidenza simbolica con la festa della donna, il marito Tonino e il blogger Giancarlo Falconi avvieranno, con lo sciopero della fame. La donna è adesso ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mazzini per un recente crisi respiratoria. Un anno fa, dopo inutili e vane proteste, ha protocollato all’Ater di Teramo la richiesta di installazione di un ascensore col quale raggiungere la sua abitazione al quarto piano ma per permettere di farlo anche ad altri due invalidi, al 100 e al 75 per cento, che vivono nello stesso condominio in via Giovanni XXIII nel quartiere popolare di Colleatterrato. Ogni qualvolta la donna ha necessità di muoversi viene sorretta a braccia dal marito e dal figlio che la accudiscono quotidianamante.
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