Caripe, capitale azzerato e utilizzo delle riserve per ripianare il deficit

TERAMO – Banca Caripe sulla stessa strada della Banca Tercas. Ovvero: utilizzo delle riserve e azzeramento del capitale sociale con conseguente ricostituzione. Ma con una evidente e sostanziale differenza: i soci non verranno fatti fuori, bensì potranno sottoscrivere il nuovo capitale sociale in relazione alle stesse azioni possedute, al prezzo nominale di 5,16 euro ciascuna. Lo potranno fare nell’assemblea straordinaria dei soci, che la Banca d’Italia ha autorizzato su richiesta del commissario straordinario Riccardo Sora, e che si terrà il 4 settembre nella sede Caripe a Pescara. Nel corso dei lavori, come già accaduto per Banca Tercas e secondo identico copione, Sora illustrerà la situazione patrimoniale al 30 giugno 2014 e proporrà la copertura della perdita con l’integrale «utilizzo delle riserve ed azzeramento del capitale sociale, con annullamento delle azioni ordinarie, riportando a nuovo la perdita residua; l’aumento del capitale sociale in forma inscindibile e a titolo oneroso, riservato in opzione ai Soci in proporzione al numero delle annullate azioni possedute, da un minimo di euro 70.000.000 (settantamilioni) fino a un massimo di euro 90.000.000 (novantamilioni) mediante emissione di massime 17.441.860 azioni del valore nominale di euro 5,16 ciascuna, con caratteristiche identiche a quelle annullate e conseguente modifica dell’art. 5 dello Statuto Sociale».