Flash mob dell'Udu per protestare contro le corse dei bus impossibili

TERAMO – L’Udu – Unione degli Universitari – Teramo , questa mattina , ha organizzato un flash mob alle fermate degli autobus per sottolineare la grave situazione in cui versano i trasporti urbani. Alta è stata l’adesione degli studenti che con i cartelli in mano hanno voluto manifestare il loro disagio. L’obiettivo di tale iniziativa è stato quello di sensibilizzare le istituzioni cittadine su una delle principali problematiche della vita universitaria a Teramo. L’Udu ricorda che spesso gli studenti non riescono a salire sui tram per recarsi all’università, perchè sono stracolmi. Da tempo l’Udu segnala come le linee 6 e 7 siano del tutto insufficienti a trasportare tutti gli studenti dal centro o dalla stazione al Campus di Colleparco, soprattutto dopo il trasferimento qui di alcuni corsi di laurea delle Facoltà di Medicina Veterinaria e Bioscienze, con un conseguente aumento degli studenti che usufruiscono di tali tratte. «Abbiamo già segnalato il problema all’assessore comunale ai trasporti urbani Giorgio Di Giovangiacomo – dicono gli studenti universitari -, che si è dimostrato aperto e disponibile ad una collaborazione, ma noi non possiamo che chiedere soluzioni tempestive che prevedono l’introduzione di corse bis negli orari considerati “di punta”, visto che l’inizio delle lezioni è, pressocchè, identico per tutti i corsi di laurea, a prescindere dalle facoltà».  «È inutile tornare a dire che Teramo non sia in assoluto una città universitaria e di come non si faccia assolutamente nulla per avvicinarci, quantomeno, a questo obiettivo scrive l’Udu -. Siamo, ovviamente, stufi del rimpallo di responsabilità tra istituzioni accademiche e cittadine a cui sistematicamente siamo chiamati come spettatori». «L’Ateneo – aggiungono gli studenti dell’Udu – aveva, forse, l’obbligo di informare il Comune del maggior numero di utenza che vi sarebbe stato con l’inizio del nuovo anno accademico, il Comune però è chiamato a dare risposte celeri e reali per metter fine al sacrificio di noi studenti. Infine la richiesta: «Vogliamo che i nostri diritti vengano messi in moto, che ci diano, quindi corse bis della Linea 7 (linea dedicata agli studenti), altrimenti davvero non ci resta che “attaccarci al tram”».