'Scuole sicure' al… sicuro: i fondi arriveranno. Brucchi al Pd: «Cinque minuti di vergogna»

TERAMO – Torna con una notizia positiva il sindaco Maurizio Brucchi da Roma, dove assieme a una quarantina di sindaci ha perorato la causa dei primi cittadini vessati dai tagli del premier Renzi. Se sulla vicenda dell’Imu bisogna aspettare la decisione del Senato, dove sono all’esame centinaia di emendamenti bipartisan proprio sulla tassazione dei terreni agricoli («va rinviata all’anno prossimo – ha detto il sindaco – non è possibile tassare adesso ad assestamento avvenuto e sotto il periodo natalizio, molto criticoper le famiglie e i cittadini»), almeno sul fronte dei soldi spesi per gli interventi nelle strutture scolastiche si può tirare un respiro di sollievo: i circa 400mila euro di lavori alla Noè Lucidi, alla San Giuseppe e per la rimozione dell’amianto in altre palazzine scolastiche col denaro di Scuole sicure del ‘Decreto del fare’, saranno erogate dallo Stato e le ditte potranno essere saldate. Brucchi ha confidato di essere rimasto soddisfatto, politicamente, dal vedere che in cima all’elenco dei progetti che il Governo ha deciso di non tagliare ci siano due di Teramo, davanti a quelli di Alba Adriatica e Giulianova. I primi da saldare, per lo Stato: «Ero l’unico sindaco abruzzese a Roma oggi – ha detto Brucchi – e ho finito per perorare molto volentieri le cause del territorio: ci sono anche 250mila euro di lavori di Alba Adriatica e 600mila di Giulianova. Il Governo ha promesso che verranno saldati entro il 15 dicembre. Abbiamo avuto assicurazioni dal dirigente che si occupa dell’unità di progetto, la dottoressa Galimberti, sull’arrivo dei fondi. Abbiamo anche chiesto l’istituzione di un tavoli di monitoraggio dei sindaci perchè vogliamo avere una interlocuzione diretta con il Governo, l’utilizzo del ribasso e soprattutto la possibilità che questi fondi vengano tirati fuori dal patto di stabilità – ha concluso Brucchi». Il sindaco, a proposito della trasferta romana e della vicenda Imu, non poteva esimersi dall’entrare in polemica con il Partito democratico, molto critico sulla situazione fiscale: «Io li invito a fare cinque minuti di vergogna domattina. Invece di essere al fianco del sindaco Brucchi a battere i pugni come più volte mi ha rimproverato in passato accusato Manola Di Pasquale,erano a casa a scrivere comunicati stampa. Io tengo a questa città, sono il rappresentante di questa città e mi batterò per questa città. Loro sono bravi solo a fare comunicati stampa».